Obbligazioni lunghissime con maxicedola finale. Opportunità o specchietto per le allodole?
Leggi il mio contributo rilasciato a PLUS24 Il Sole 24 Ore, dove ho analizzato alcune delle principali emissioni in oggetto.
Da alcuni mesi si trovano proposte di nuove obbligazioni a lungo termine con rendimenti apparenti elevati definiti “cumulati”.Le caratteristiche comuni di questi titoli sono:
- Scadenze lunghe
- Cedole cumulate corrisposte solo al rimborso, anticipato o a scadenza
- Facoltà dell’emittente di richiamare l’obbligazione in qualsiasi momento
Prendiamo alcuni esempi:
1) Il recente XS2734972263 emesso da Barclays con scadenza il 04 aprile 2044 in Dollari Americani (USD), con cedole cumulabili del 9,5% annuo la cui corresponsione non avviene di anno in anno, ma è differita alla fine, ossia nel 2044. Per precisare meglio, il titolo non paga mai cedola annuale se non quando l’emittente decidesse di rimborsarlo o alla scadenza ventennale. Se il rimborso avvenisse il 4 aprile 2025 si incasserebbe 109,50 con un incremento del 9,50%. Se invece avvenisse il 4 aprile 2044, il caso estremo, incasseremmo 290 (investiti 100) con un incremento del 190%.Trasformando questi numeri in rendimento medio annuo composto si scopre che il +190% in vent’anni è in realtà il 5,47% annuo lordo pari, al netto delle tasse, al 4.04% annuo netto.
2) L’obbligazione XS2627680825 emessa da Sociétè Generale con scadenza 04/08/2038 in Euro, con cedole cumulabili del 6,50% annuo.
3) L’obbligazione IT0005171051 emessa da Unicredit con scadenza 14/11/2036 in Euro, con cedole cumulabili del 6,30% annuo. Pur cercando accuratamente su vari siti, non si trova facilmente l’indicazione del rendimento nei vari scenari possibili e, tantomeno, indicazioni sulla eventualità remota che l’emittente rimborsi anticipatamente.
La mia sensazione è che gli emittenti non abbiano alcun interesse a rimborsare anticipatamente per due motivi:
- non pagano alcuna cedola finché il titolo non viene rimborsato;
- si troverebbero a pagare, quasi certamente, un tasso d’interesse sproporzionato rispetto al contesto di mercato.
Il riferimento degli emittenti è evidentemente il rendimento a scadenza, cioè il minore dei rendimenti, come si evince dalla tabella sottostante. Basta cercare alternative di pari durata per scoprire che si trovano facilmente rendimenti migliori, soprattutto al netto delle imposte, con emittenti altrettanto solvibili.
Di seguito le tre emissioni con cedole “cumulate” in azzurro, paragonate con alcune valide alternative, con pari scadenza, miglior rendimento annuo netto e, soprattutto, cedole erogate annualmente. A disposizione per maggiori informazioni.

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