GUIDA ai PAC
Piano di accumulo del capitale
“PER INVESTIRE NON BISOGNA DISPORRE NECESSARIAMENTE DI UN GROSSO CAPITALE.E’ POSSIBILE FARLO , VALORIZZANDO I PROPRI RISPARMI NEL TEMPO” L’ASCESA DEI PIANI DI RISPARMIO IN ETF
Gli ETF stanno guadagnando terreno tra gli investitori retail europei, seguendo l'esempio degli ultimi anni negli Stati Uniti. Questa tendenza si sta sviluppando parallelamente alla crescente accessibilità offerta dalla diffusione delle piattaforme digitali di investimento, che semplificano soprattutto l'approccio agli investimenti per le nuove generazioni attraverso strumenti comprensibili come i piani di investimento in ETF.
I piani di investimento in ETF, comunemente noti come Piani di Accumulo di Capitale (PAC) in ETF, sono ampiamente utilizzati per la loro semplicità, i costi contenuti e la possibilità di costruire portafogli diversificati e adattabili. Bisogna sottolineare che la tecnologia sta certamente agendo come un potente catalizzatore per la diffusione sempre maggiore di strumenti di investimento semplici e a basso costo. L'introduzione delle piattaforme digitali di investimento ha semplificato l'accesso agli investimenti, riducendo al minimo i costi associati. Oltre alla facilità di utilizzo e ai bassi costi di transazione, un elemento fondamentale di successo dei PAC in ETF è l'accessibilità anche per risparmiatori con capitali esigui. I PAC sono particolarmente adatti ai giovani con una propensione al risparmio, che devono gestire disponibilità finanziarie limitate. Si tratta di un vero e proprio investimento a rate che consente di distribuire il rischio nel tempo attraverso versamenti mensili, superando così le sfide legate al market timing.
A PICCOLI PASSI, EVITANDO L’EMOTIVITA’ -
Molte persone che non hanno mai affrontato il mondo degli investimenti spesso ritengono che sia necessario disporre di somme considerevoli per iniziare. Tuttavia, esiste un approccio che consente di investire gradualmente, valorizzando i risparmi nel tempo attraverso piccoli passi. Il Piano di Accumulo di Capitale rappresenta un metodo per sottoscrivere uno o più strumenti finanziari mediante il versamento periodico di capitali, consentendo di avviare investimenti a intervalli regolari senza la necessità di possedere risparmi consistenti. Contestualmente, il PAC offre la possibilità di mitigare gli impatti delle fluttuazioni di mercato e di ridurre i rischi associati rispetto a un investimento effettuato in un'unica soluzione.
I BENEFICI DI INVESTIRE REGOLARMENTE -
Warren Buffett ha sempre ricordato come il tempo giochi a favore di chi investe. E’ celebre l’esempio fatto da Buffett su 10.000 dollari investiti nel 1942 nell’indice S&P 500 che lievitano a 51 milioni di dollari nel 2018. Allo stesso modo la logica di lunghissimo periodo è tra i punti fermi del funzionamento dei piani di accumulo, con l’interesse composto che fa sì che tempo e rendimenti lavorino all’unisono: con 10.000 euro di investimento iniziale sull’Msci World e l’accumulo di 200 euro ogni mese, dopo 30 anni si arriva a un capitale di 382mila euro, di cui 300mila euro di rendimento totale ipotizzando un 8% di ritorno medio annuo (pari alla media storica dell’Msci World). Chiaramente l’investimento sistematico può risentire di accentuate fasi negative dei mercati, che a volte possono protrarsi a lungo. Quando i venti contrari sono duraturi e le varie asset si muovono all’unisono all’ingiù, l’investitore è chiamato a tenere a bada l’emotività e tollerare questi periodi avversi tenendo ben presente l’orizzonte di lungo periodo su cui poggia la strategia di accumulo.
I RISULTATI DELLA PERSEVERANZA -
Il versamento di somme costanti su base periodica permette di accrescere il capitale per gradi, nel corso del tempo. Proviamo a calcolare il capitale netto che si potrebbe ottenere investendo 100, 500 o 1.000 euro al mese in tre orizzonti temporali: 10 anni, 20 anni e 40 anni. Nello scenario equilibrato, che statisticamente dovrebbe verificarsi con maggiore frequenza, il capitale netto che si potrebbe ottenere investendo 100 euro al mese in un Pac in Etf con linea al 100% azionaria, va da 14.092 euro dopo 10 anni fino a 124.744 euro dopo 40 anni. All’estremo opposto, per chi investisse 1.000 euro al mese, si potrebbero ottenere 140.921 euro dopo 10 anni e ben 1.247.435 euro dopo 40 anni. In caso di linea bilanciata (60% azionario e 40% obbligazioni) i ritorni sono solo leggermente inferiori su un orizzonte di 10 anni, mentre su periodi più lunghi il gap rispetto alla linea 100% azionaria si amplia progressivamente.
GLI ERRORI RICORRENTI DA EVITARE -
Farsi guidare dalle emozioni: l’ottimismo potrebbe indurre ad assumere rischi eccessivi, di contro la paura di compiere errori potrebbe portare a seguire le scelte della massa anche quando non appropriate.· Scarsa diversificazione: il valore di una singola azione è legato alla sorte di una singola impresa; quindi, detenere azioni di un solo tipo è molto rischioso.·
Avversione alla perdita: pur di non accettare la perdita legata a un investimento, si può decidere di correre altri rischi pur di “tornare in pareggio”, con esiti potenzialmente dannosi.
PAC IN ETF, TUTTO QUELLO CHE C’E DA SAPERE -
Sfruttare il fattore tempo attraverso i Piani di Accumulo (PAC) rappresenta uno dei modi più accessibili per investire regolarmente denaro. Come menzionato in precedenza, il PAC è un metodo d'investimento basato su rate periodiche anziché su un unico versamento di capitale. Con il PAC, ci si impegna a effettuare investimenti diluiti nel tempo a scadenze prestabilite, come ad esempio ogni mese. Per illustrare, consideriamo l'acquisto di quote di un ETF. Quando il valore dell'ETF aumenta, il numero di quote acquistate con una determinata rata diminuisce progressivamente ogni mese. In caso di diminuzione del valore dell'ETF, al contrario, con la stessa rata in euro si acquisiscono un maggior numero di quote, potenzialmente traducendosi in rendimenti più elevati quando il valore tornerà a salire.Questo aspetto rende il PAC un alleato prezioso per ottenere rendimenti anche in un mercato ribassista. Considerando le oscillazioni spesso imprevedibili dei mercati azionari e obbligazionari negli ultimi anni, questo strumento si dimostra un valido alleato per i risparmiatori, permettendo di attenuare gli effetti dei picchi di crescita e declino delle attività finanziarie acquisite.
Vantaggi: Grazie alla sua flessibilità e alla capacità di determinare l'importo del versamento, il PAC si adatta perfettamente anche ai risparmiatori che dispongono di cifre più contenute ma godono di entrate stabili. Un rischio significativo associato all'investimento in un'unica soluzione, noto come PIC (Piano d'Investimento del Capitale), è correlato alla scelta di un timing errato. Investire l'intera disponibilità in un momento in cui l'asset prescelto è al suo massimo valore potrebbe comportare perdite considerevoli. Al contrario, l'approccio del PAC distribuisce gli investimenti su periodi più estesi, riducendo mediamente il rischio complessivo dell'investimento. Grazie all'accumulo nel tempo, si attenuano gli impatti delle fluttuazioni del mercato, consentendo di mitigare gli estremi alti e bassi che potrebbero verificarsi.
Inoltre, la digitalizzazione degli investimenti ha consentito agli investitori di accedere ai Pac in Etf con pochi clic. I piani di risparmio si caratterizzano per la flessibilità di scegliere la durata dell’orizzonte di investimento e quanto si desidera investire mensilmente, consentendo anche ai più giovani di iniziare il proprio percorso di investimento anche se si dispone di somme esigue. Impostare un piano di risparmio in Etf è alquanto semplice. Tutto ciò che bisogna fare è decidere in quale Etf investire, e la scelta è vastissima. Per un portafoglio ben diversificato è importante che siano rappresentate aziende di diversi settori, regioni e dimensioni. Ricordiamo che un Etf è progettato per replicare la performance di un particolare indice; pertanto, invece di investire in un titolo particolare, si va ad acquistare l’intero indice che contiene una moltitudine di titoli garantendo una diversificazione istantanea dell’investimento.Quali sono le differenze tra un PAC classico con fondi e uno con ETF?
Le distinzioni tra un PAC tradizionale con fondi e uno basato su ETF sono evidenti, innanzitutto, nei costi. I costi associati ai fondi oscillano generalmente tra il doppio e il triplo di quelli degli ETF, comportando un aumento di circa l'1% annuo sui costi di un investimento azionario. Ulteriormente, i PAC in ETF, spesso offerti dalle piattaforme d'investimento senza commissioni di negoziazione, sono privi di costi di gestione e di incasso della rata.
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