GUIDA PRATICA AI FONDI PENSIONE
TUTTO CIO’ CHE DEVI SAPERE … per aprire un Fondo Pensione
1) Introduzione
2) Di cosa si tratta: le varie tipologie
3) Come funzionano
4) Vantaggi fiscali
5) Errori comuni
6) Conclusione
1) Introduzione
Aprire un fondo pensione può portare dei vantaggi sia dal punto di vista fiscale, sia dal punto di vista reddituale, in quanto è uno strumento di previdenza complementare utile e conveninte per integrare la pensione pubblica.
2) Di cosa si tratta e le varie tipologie
Un fondo pensione aperto ha una durata contrattuale estesa fino al raggiungimento dell’età pensionabile stabilità per legge. I versamenti volontari e non obbligatori possono essere con cadenza mensile o annuale; si ha la facoltà di anno in anno di versare o non versare, proseguendo comunque la partecipazione al fondo.
Al raggiungimento dell’età pensionabile, il Fondo Pensione erogherà una rendita vitalizia rivalutata di anno in anno in base all’inflazione.
I fondi hanno diverse linee di investimento:
-Azionario
-Bilanciato/Flessibile
-Obbligazionario
-Garanzia di restituzione del capitale
-Garanzia di rendimento minimo prestabilito
3) Come funzionano
Il valore dei fondi pensione dipende da quanto viene versato negli anni e dai rendimenti ottenuti nel tempo. Per una valutazione corretta, occorre sempre considerare l’andamento su un periodo lungo.
4) Vantaggi fiscali
Aderendo ad un Fondo Pensione, si ottengono benefici fiscali immediati e nel tempo su:versamenti volontari, rendimenti maturati, somme che verranno erogate al momento della pensione.
Lo Stato Italiano agevola i versamenti volontari, dal momento che è possibile dedurli dal reddito imponibile, pagando quindi meno tasse sul reddito.
Esempio pratico: vedi tabella in foto !
I versamenti nel Fondo Pensione vengono investiti in azioni, obbligazioni, titoli di stato, ecc. e, nel lungo termine, producono utili. Questi, come tutti gli utili, vengono tassati al momento della vendita (plusvalenza). Nel caso dei Fondi Pensione, gli utili sono tassati “soltanto” al 20% rispetto ad un 26% che si paga normalmente sulle plusvalenze prodotte da tutti gli altri strumenti finanziari.
Le somme riscattate una volta raggiunta la pensione, ossia la rendita vitalizia, sono tassate con un’aliquota agevolata che varia tra il 15% e il 9%, in base al numero di anni di partecipazione al fondo. Diminuiscono annualmente dello 0,30% dopo il quindicesimo anno di adesione.
L’aliquota ordinaria dell’IRPEF, invece, varia a seconda del reddito: Fino a 28.000 euro è del 23%, Tra 28.000 ed entro 50.000 euro è del 35%,
5) Errori comuni
Pensare “è troppo tardi”
Non è vero! Perché iniziando anche in età adulta, si può comunque beneficiare delle agevolazioni immediate e dei vantaggi fiscali. Rimane una integrazione utile alla pensione pubblica.
Pensare “è troppo presto”
Non è vero, perché, prima si inizia, maggiore sarà il beneficio del rendimento nel tempo e della tassazione agevolata. Si può partire con cifre contenute.
Confrontare il fondo pensione con un investimento qualsiasi
E’ un errore perché il fondo pensione non può essere paragonato ad un conto deposito o ad un fondo comune e, pur avendo caratteristiche simili, ciò che li rende totalmente diversi è lo scopo per il quale si sottoscrivono. Depositare una somma di denaro in un conto deposito ti permette di conservare i risparmi in sicurezza e ottenere un piccolo rendimento nel breve periodo.
Un fondo comune, invece, ha lo scopo di far crescere il capitale nel medio-lungo periodo attraverso investimenti finanziari.
Un fondo pensione, infine, punta a costruire una pensione integrativa nel lungo periodo, offrendo vantaggi fiscali sui versamenti, sui rendimenti e sulle prestazioni finali.
6) Conclusione
Costruire una pensione integrativa significa prendersi cura del proprio domani, passo dopo passo.
I fondi pensione offrono una possibilità concreta di farlo con regole chiare, vantaggi fiscali e un approccio orientato al lungo termine.
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